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Gli aiuti statali per gli anziani che necessitano di assistenza: assegno sociale, indennità di accompagnamento e legge 104/92

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Quando si parla di anziani ci si riferisce a una categoria di persone fragili che devono essere rispettate e protette da tutta la comunità e, in particolar modo, dallo Stato che deve garantire le giuste risorse per assicurare ai nostri cari di vivere in condizioni decorose fino al loro ultimo giorno.

Per dare dignità a questa fase così delicata della vita, lo Stato italiano ha messo a punto diversi aiuti statali per anziani finalizzati ad aiutare tutte quelle persone che, avendo raggiunto una certa età, hanno bisogno di diverse forme di assistenza. Vediamole assieme.

Assegno sociale

Già dal 1996 è possibile richiedere il cosiddetto “assegno sociale” che, data la sua natura assistenziale, è dedicato a tutti i cittadini italiani e stranieri dotati di permesso di soggiorno che vivono in situazioni economiche disagiate.

Per richiedere l’assegno sociale è necessario rispettare alcuni requisiti, come avere almeno 67 anni di età, possedere la cittadinanza italiana o europea, essere residenti in Italia da più di dieci anni consecutivi e possedere un reddito personale annuo inferiore a 6.145,75€.

Attualmente, l’assegno sociale viene erogato in 13 mensilità e la somma si attesta attorno ai 470€ al mese.

Per farne richiesta l’anziano o chi per esso può servirsi del portale on-line dell’INPS, telefonare all’apposito call center oppure rivolgersi a un ente di patronato che possa guidare il richiedente tramite le giuste modalità.

Indennità di accompagnamento

Tra gli aiuti statali per gli anziani, l’indennità di accompagnamento si identifica come una prestazione economica erogata dallo Stato per fornire supporto alle persone che vengono dichiarate totalmente invalide poiché non godono più della forza e della salute necessaria per deambulare in modo autonomo senza l’assistenza di un accompagnatore.

Gli anziani che a causa della loro età avanzata o di malattie invasive che impediscono loro di compiere le quotidiane attività della vita possono avvalersi anche di questo aiuto statale.

I requisiti necessari per poter ottenere l’indennità di accompagnamento richiedono che il soggetto sia ritenuto inabile al 100% a livello permanente e che abbia la residenza in Italia o, per gli extracomunitari, che sia in possesso del permesso di soggiorno.

Se tutte queste caratteristiche fanno parte della vita di un anziano, allora sarà possibile percepire, previo invio della domanda, l’indennità di accompagnamento in 12 mensilità.

Aiuti statali per anziani: la Legge 104/92

Sicuramente una delle più longeve e rinomate norme che legiferano in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona disabile, la legge 104/92 stabilisce quali categorie ne possono beneficiare anche a livello economico.

Innanzitutto, la legge 104 colloca gli anziani con uno o più problemi psichici e fisici come persone con handicap grave, asserendo: “Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.”.

Quindi, se la persona anziana ha perduto la propria autonomia nello svolgimento di almeno una funzione essenziale della vita quotidiana a causa di demenza senile, Alzheimer, Parkinson o di altre malattie che colpiscono principalmente questa larga fetta di popolazione italiana, allora lo Stato mette a disposizione alcune agevolazioni.

Tali aiuti statali per gli anziani possono riguardare le detrazioni fiscali per l’acquisto di mezzi idonei al trasporto, l’esenzione del bollo auto e la detrazione totale delle spese mediche e sanitarie sostenute dal soggetto per le proprie cure, ma anche il contrassegno per poter parcheggiare negli slot riservati ai disabili (valido sia in Italia che nel resto d’Europa).

La legge 104/92 prevede che anche i famigliari delle persone con handicap grave possano usufruire di alcune agevolazioni per potersi prendere cura di loro. Il lavoratore che assiste il parente disabile ha diritto a tre giorni lavorativi al mese di permesso retribuito da utilizzare in maniera continuativa o frazionata, sempre a condizione che il familiare non sia ricoverato a tempo pieno.

Stando alla norma, inoltre, il lavoratore ha la possibilità di richiedere un congedo straordinario per assistere i disabili gravi della durata complessiva di due anni, i quali saranno coperti da contributi figurativi utili per la pensione.

Dal momento che l’assistenza all’anziano con handicap grave deve essere permanente e continuativa, spesso le agevolazioni messe a disposizione dalla legge 104/92 non sono sufficienti a garantire le cure quotidiane necessarie, rendendo indispensabile l’aiuto esterno delle badanti.

In Italia, la popolazione che usufruisce dei benefici della legge 104/92 è per il 70% costituita da anziani che, a causa della loro età avanzata, non possono rinunciare all’assistenza da parte di terze persone, come ad esempio le badanti a ore o le badanti conviventi, che possono essere assunte anche grazie ai sussidi di cui può beneficiare la persona bisognosa.